Gli Stati Uniti evacuano il personale delle ambasciate: "Israele pronta ad attaccare l'Iran"

 

"Potrebbe essere pericoloso", ha detto Donald Trump confermando l'allerta per le basi Usa in Medio Oriente. Intanto l'accordo per il nucleare iraniano sembra sempre più lontano e Teheran si dice pronta a rispondere

A destra proteste davanti all'ambasciata Usa di Baghdad (2020, LaPresse)
 famiglie di lasciare le ambasciate in Iraq, Bahrain e in Kuwait per motivi di sicurezza. Lo confermano diversi funzionari e lo stesso presidente Donald Trump: "Potrebbe essere pericoloso", ha dichiarato ai giornalisti prima di assistere a uno spettacolo a Washington. 

Allarmi per potenziali disordini presso le ambasciate Usa in Medio Oriente arrivano mentre l'accordo nucleare con l'Iran sembra allontanarsi e i media statunitensi affermano che Israele sarebbe pronta ad attaccare la Repubblica islamica. Un'allerta arrivata a più riprese, l'ultima volta il 20 maggio. Secondo fonti informate del Washington Post, l'intelligence americana sarebbe sempre più preoccupata per il fatto che Israele possa decidere di colpire i siti nucleari iraniani anche senza il consenso degli Stati Uniti.

Secondo i funzionari statunitensi che a maggio avevano rilasciato dichiarazioni a condizioni di anonimato, la probabilità di un attacco israeliano contro un sito nucleare iraniano sarebbe infatti "aumentata significativamente negli ultimi mesi". "A renderla più probabile - hanno sottolineato gli stessi funzionari - è un eventuale accordo tra Washington e Teheran che non imponga a Teheran di rimuovere completamente l'uranio arricchito".



 

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